Giulio Chinappi
Il recente accordo sui dazi tra Vietnam e Stati Uniti, raggiunto dopo tre intensi round di negoziati, non rappresenta un atto di sottomissione, bensì l'ennesima conferma della capacità vietnamita di preservare l'indipendenza e l'autonomia della propria politica estera attraverso la cosiddetta "diplomazia del bambù", flessibile e resiliente.
Nei giorni scorsi un accordo quadro sul commercio reciproco equo, bilanciato e sostenibile è stato formalizzato nel corso di una conversazione telefonica tra il Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam, Tô Lâm, e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.